Archive for the ‘A.I.’ Category
se vuoi leggere Yuri (di primavera):
Posted in A.I., aaa: le riviste, letti in giro, luoghi d'interesse nazionale, media, mrt, trani, tagged bambini, free press, giochi, illustrazioni, primavera, spring break, storie, yuri on 10 aprile 2013| Leave a Comment »
Luoghi Comuni Festival (Altamura)
Posted in A.I., editoria, Sud on 29 aprile 2012| 1 Comment »
La seconda edizione di Luoghi Comuni Festival si terrà ad Altamura (BA) dal 4 all’11 maggio. Domenica 6 maggio ci sarà anche la Cooperativa di narrazione popolare, a parlare di scrittura liberata, copyleft e Creative Commons.
Fruit, rassegna di microeditoria autoprodotta
Posted in A.I., aaa: le riviste, tagged 20 marzo, 25 marzo, fruit bologna, microeditoria, rassegna on 19 marzo 2012| Leave a Comment »
A.I.: AUTOPRODUZIONI #12 [cooperativa narrazione popolare]
Posted in A.I., tagged cooperativa di narrazione popolare, lo zelo e la guerra aperta on 28 febbraio 2012| Leave a Comment »
Lo zelo e la guerra aperta è la raccolta di tre racconti, di stampo realista, incentrati sulle vicende di Luca e Michela, due ragazzi alle prese con tutti i problemi dell’Italia di oggi: il precariato, il nepotismo, lo spaesamento, gli studi universitari divenuti una zavorra, la solitudine degli individui costretti a lottare per una sopravvivenza non solo materiale ma soprattutto esistenziale. È pubblicato online con licenza Creative Commons BY-NC-SA 3.0.
Cooperativa di narrazione popolare è un progetto di scrittura libera e lettura condivisa, ed è nata per soddisfare due diversi desideri degli autori: lavorare insieme alla creazione di storie, per arricchire la narrazione di punti di vista e sensibilità diverse, e condividere queste storie con il lettore direttamente, senza filtri, come patrimonio collettivo.
Lo zelo e la guerra aperta [1 di 3]
Posted in A.I., libri, racconti, scrittura, tagged autoproduzioni, cooperativa narrazione popolare on 20 febbraio 2012| 4 Comments »
[pubblichiamo su mrt il primo racconto della raccolta Lo zelo e la guerra aperta, libro scritto a sei mani, dalla cooperativa di narrazione popolare. il secondo dei tre racconti sarà pubblicato su tracce nella rete, fra due giorni. il terzo e ultimo, venerdì, su yattaran]
Inadatto al volo
di Ilaria Giannini
Io vengo dall’errore, uno solo:
del tutto inadatto al volo.
(Manuel Agnelli, Dentro Marylin)
L’urlo soffocato che mi sveglia all’improvviso puzza di aspirina e detersivo per piatti. È notte fonda e sono riverso in un bagno di sudore, con gli occhi sbarrati sul soffitto, ma almeno sono riuscito a non emettere neanche un suono: Michela dorme ancora accanto a me, rannicchiata sul fianco preferito.
Mi passo le mani sul viso e spingo i pollici contro le palpebre ma non serve: la faccia di Nocera mi incombe ancora addosso, come un presagio di morte. Lui e i suoi occhialetti di plastica da giovane alternativo, glieli farei ingoiare a forza, insieme ai sogghigni nella pausa caffè e alle pacche sulle spalle dopo le riunioni, che riescono sempre a farmi sembrare un pischello anche se c’ho già ventinove anni, di cui gli ultimi cinque spesi alle dipendenze di ‘sto stronzo, che pure in sogno viene a perseguitarmi.
I fari delle macchine di passaggio si riflettono ritmici, contro le persiane della porta finestra: fasci di luce che mi illuminano i piedi e il viso, prima di liquefarsi nel nero della stanza. Mi metto a contarli, sperando di prendere di nuovo sonno, ma è una pia illusione.
Quinta notte in bianco e un altro giorno d’agonia di fronte: la mia angoscia porta la data di scadenza del 31 marzo. La fine del contratto a progetto, della spada di Damocle sopra la testa, delle mie giornate retribuite.
Per allora sarò libero, comunque vadano le cose, e potrò smetterla di esercitarmi in sonno per la maratona nel corridoio dell’ufficio del capo. Dovrei solo abituarmi all’ansia, in fondo ho già superato quattro rinnovi, posso definirmi un veterano del precariato, dovrei stare tranquillo e anzi, a dirla tutta, dovrei già essermi trovato un santo in paradiso che mi togliesse da ‘sta situazione. (altro…)
Traghettomangiamerda: il concorso
Posted in A.I., aaa: le riviste on 12 febbraio 2012| Leave a Comment »
Quelli del Traghettaccio mangia-deiezioni hanno bandito un concorsone letterar/poetico. Il difficile, però, non è vincerlo, il concorso, ma partecipare. Ecco le modalità di cui sotto:
Bozza: Everyday is like sunday
Posted in A.I., tagged Bozze, domenica on 11 febbraio 2012| Leave a Comment »
Bozze editoria libera ha messo online la raccolta di racconti, immagini e illustrazioni Everyday is like sunday. Hanno partecipato in tanti, l’impaginazione è ben fatta: il livello è alto. Basta andare qui e cliccare sulla copertina, per sfogliare e leggere tutta l’antologia.
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A.I.: AUTOPRODUZIONI #11 [traghettomangiam]
Posted in A.I., aaa: le riviste, tagged Traghetto Mangiamerda on 14 gennaio 2012| Leave a Comment »
Non dubitate mai del Traghetto Mangiamerda: se vi promettono un’autointervista, magari passano sei mesi, ma l’intervista arriva. Qui si son fatti delle domande l’un l’altro e si son pure dati delle risposte. Hanno aggiunto video e mp3. E, insomma, ecco qui:
LAUTA INTERVISTA:
Da milza a melena:
come è nata l’idea del traghetto mangiamerda?
Morsi dalla fame di Movimentazione, nonostante l’inclinazione della lampada da tavolo in Redazione non fosse in linea con la Direttiva EU-549/92c “[…] http://bit.ly/v5rvrF […]”, cerchiamo la concretezza sbracando…
da poplite a pleura:
Quali sono i motivi per cui uno dovrebbe spendere dei soldi per acquistare il traghettomangiamerda?
Sicuramente per mandare a casa questa classe politica e riformarne una nuova adeguata ai nostri tempi e alle esigenze degli italiani. Acquistare una copia del traghetto mangiamerda significa ficcare una pallottola in testa ad un senatore/deputato scelto a caso. Cosa stai aspettando?!?! Io un caffè.
da melena a pleura:
internet c’è. voi 6 anni vita. come gestire voi evoluzione di informatica?
Abbiamo ucciso Steve Jobs. (altro…)
A.I.: il numero 1 di Cadillac
Posted in A.I., aaa: le riviste, tagged #1, cadillac on 10 gennaio 2012| Leave a Comment »
è uscito il primo numero di Cadillac. qui è possibile leggere l’editoriale, sfogliare il pdf, e altre belle cose.